L’insonnia consiste in una condizione di insoddisfazione percepita relativa alla quantità e alla qualità del sonno.

 E’ caratterizzata da:

 

  • difficoltà nell’iniziare il sonno
  • difficoltà nel mantenere il sonno
  • risveglio precoce

 

La diagnosi di insonnia e di quale tipologia ne sia affetto il soggetto deve tenere presente anche di come l’individuo viva e riferisca la difficoltà ad addormentarsi e/o a mantenere il sonno o la presenza di un risveglio anticipato.

Circa il 30 – 50% degli adulti fa esperienza occasionale di difficoltà nel riposo notturno. Un evento improvviso o stressante può causare un episodio di insonnia. Generalmente però, una volta risolto quell’evento, i disturbi del sonno si esauriscono denotando così una caratteristica transitoria del problema. Tuttavia, per alcune persone predisposte, la difficoltà può persistere anche dopo perché la causa scatenante non è scomparsa ma permane a livello latente.

Il disturbo di insonnia sembra avere una frequenza maggiore nelle donne rispetto agli uomini.

Sicuramente se l’insonnia persiste per molto tempo ed inficia l’attività giornaliera rendendola deficitaria si dovrà ricorrere al medico che prescriverà una terapia farmacologica appropriata in base alle esigenze terapeutiche riscontrate.

Ciò non esclude che per “dormire bene” si possano seguire alcune regole che potrebbero aiutare a raggiungere una buona qualità di sonno:

 

  1. evitare di assumere bevande eccitanti quali alcol e caffeina e astenersi dal fumo per almeno due ore prima di coricarsi poiché sono tutte sostanze eccitanti per il sistema nervoso centrale.
  2. evitare attività sportive nelle ore serali che sovraeccitano il sistema nervoso, cardiaco-polmonare e inducono la sintesi di sostanze controproducenti per il sonno.
  3. evitare cene costituite da alimenti troppo elaborati che affaticherebbero la digestione con conseguente risveglio notturno.
  4. Limitare l’esposizione alla luce che è il nostro principale regolatore del ritmo sonno-veglia.

Troppa luce riduce la produzione della melatonina, definito l’ormone “del sonno” favorendo inopportuni risvegli. Si riduca pertanto l’uso di tablet e smartphone a letto. Oscurare bene la camera da letto.

  1. La temperatura ottimale per un buon riposo e di 18°C, una temperatura più elevata provoca movimenti continui e conseguenti numerosi risvegli, al disotto dei 18°C rende invece difficile l’avvio del sonno.
  2.  Abituarsi ad andare a dormire e alzarsi alla stessa ora sono la premessa per un buon sonno ristoratore.
  3. Usiamo possibilmente lenzuola e pigiami in tessuti naturali (cotone, lana, seta) che permettono una giusta traspirazione e  scambio di temperatura tra il nostro corpo e l’ambiente esterno.

Sicuramente per dormire bene si deve avere un approccio positivo verso il riposo che fisiologicamente il corpo ci richiede.Il sonno non è tempo perso, anzi è un periodo in cui il nostro organismo  fa un accurato check-up per gestire al meglio quell’essere meraviglioso e pensante che non ha eguali nell’universo: l’Uomo.

Chiedi un consiglio al tuo Farmacista!

    [wpgdprc "Utilizzando questo sito internet acconsenti al trattamento dei dati secondo la normativa sulla privacy"]